Scritto di MADRE TRINIDAD DE LA SANTA MADRE IGLESIA,
del día 15 de octubre de 1972, titulado:
MARIA ATTRAVERSÒ L’ABISSO
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«Assumpta est Maria» che sale ai Cieli, trionfante e gloriosa, con passo sicuro e maestoso. È bianca la sua anima, senza nulla che le impedisca di volare verso le dimore del Regno di Dio.
La Vergine non aveva alcuna tendenza, né appetizione, né stortezza, né inclinazione che la attraesse verso la terra. Maria visse come assunta durante tutto il suo peregrinare, concludendo la sua assunzione nell’abbraccio dell’incontro dell’Infinito.
La Vergine passò per la vita con l’agilità di un fulmine, senza posarsi sul fango della terra, senza impolverare nemmeno la sua anima immacolata, senza sentire in sé le concupiscenze che sono state conseguenza della rottura del piano di Dio.
Per questo, arrivando alle frontiere dell’Eternità, il suo corpo, unito alla sua anima in unione perfetta di abbraccio indescrivibile, e senza altra inclinazione che quella dell’anima, totalmente presa, posseduta e saturata da Dio, fu portato da questa all’Eternità in quel giorno glorioso per la Signora del termine della sua peregrinazione. La sua anima attrasse, innalzandolo con sé, il corpo, e lo fece attraversare l’Abisso insondabile che il peccato aveva aperto tra Dio e l’uomo, senza sentire neppure il più leggero impedimento.
Era così soave l’Assunzione della Vergine, così sicura, così come divina, che le conseguenze del peccato che ci procurò la morte non furono sperimentate da Lei in quel momento glorioso.
Non aveva niente da lasciare la Signora tutta Bianca dell’Incarnazione; non c’era alcuna cosa che la inclinasse verso la terra; non c’era, né nel suo corpo né nella sua anima, altra appetizione che una continua e amorosa ascensione verso la Luce.
Dio creò l’uomo affinché lo possedesse, lo mise sul cammino della vita per farlo ascendere verso di Lui nel giorno in cui fosse terminata la peregrinazione dell’esilio, dove avrebbe goduto eternamente del suo possesso.
L’uomo si separa dal piano divino e apre una fossa così profonda come la morte che lo separa per sempre dall’Infinito Bene. Ma, per mezzo del mistero dell’Incarnazione, in virtù del nostro inserimento in Cristo e della nostra adesione a Lui, Dio ci diede ali grandi di aquila, con le quali la nostra anima potesse valicare l’Abisso insondabile che il peccato aprì tra il Creatore e la creatura.
E il piano primitivo di Dio di portarsi verso di sé l’uomo in corpo e anima al termine del suo peregrinare, si realizza in Maria così perfettamente, che è portata all’Eternità in corpo e anima per ricevere il premio che la sua Maternità divina meritava davanti alla volontà di Dio compiuta su di Lei in tutti e in ciascuno dei momenti della sua vita.
L’anima di Maria, sempre con le sue ali estese, è l’espressione perfetta del compimento della volontà di Dio sugli uomini; per cui, terminando l’esilio, si porta con sé il suo corpo, senza dover sperimentare il peso che esso comporta per la totalità del genere umano.
Il corpo di Maria era, possiamo dire, così divinizzato in tutte le sue tendenze, le sue appetizioni, le sue sensazioni, le sue inclinazioni, tanto!, da essere tutto ali, e ali grandi di aquila imperiale!, preparate con la fortezza di Dio per passare con signoria dalla terra al Cielo.
Com’è impressionante contemplare Maria mentre è portata all’Eternità…!
Com’è meraviglioso vederla ascendere silenziosamente e amorosamente in un’Assunzione di soavità, di agilità, di innalzamento e di gloria…! Che momento indimenticabile…! Com’è misterioso, com’è segreto e com’è sublime…!
Ascende Maria…! Ascende tra i chiarori del Sole eterno, sotto la protezione e l’affetto dello Spirito Santo, protetta dall’abbraccio del Padre, e spinta e attratta verso il Cielo dalla Voce del Verbo…
Come potrà il pensiero dell’uomo, storto e ottenebrato dai propri peccati, comprendere il mistero di Maria in tutti e in ciascuno dei passi della sua vita…?! Come potrà la mente, offuscata dalla superbia, scoprire, penetrare e intuire nel lago tranquillo, posseduto dalla Divinità, dell’anima di Nostra Signora tutta Bianca dell’Incarnazione…?!
Maria, come tutti i misteri di Dio, bisogna studiarla alla luce dello Spirito Santo, sotto i suoi doni e impregnati dei suoi frutti.
E in quale modo l’uomo che non seppe mai di Spirito Santo potrà possedere la sua luce, saprà pensare con i suoi doni e godrà dei suoi frutti?!
O vaneggiamento della mente umana! Che, perché non riflette sotto la luce di Dio e non ha i modi soprannaturali per vedere, umanizza e snatura, ‘dissovrannaturalizzando’, tutto ciò che è divino, volendo scoprirlo con il suo storto pensiero…
Maria salì in Cielo in corpo e anima perché Lei aveva i doni necessari per adempiere pienamente tutti e ciascuno dei piani di Dio nella sua primitiva volontà prima del peccato originale; ed era anche un’assimilazione perfetta del piano della redenzione, che, come conseguenza del peccato, l’Amore Infinito realizzò per l’uomo.
Cristo con la sua morte e risurrezione seppellì il peccato e ci risuscitò ad una vita nuova.
Maria è la nuova Donna che, assimilando i frutti della Redenzione e non dovendo soffrire le conseguenze dei propri peccati, è capace di essere la manifestazione del pensiero terminato di Dio in Lei, che le fa spiccare il volo al di sopra delle conseguenze del peccato e salire in Cielo con il frutto di tutta la redenzione di Cristo su di Lei…
Quale ascensione, quella della Vergine Bianca! È assumpta Maria perché è fonte ricolma di Divinità, sorgente satura di vita infinita e compimento perfetto della volontà di Dio dal principio dei tempi sino alla fine.
Maria contiene in sé la duplice grazia di essere concepita senza peccato originale, per i meriti anticipati della redenzione di Cristo, e di ricevere quella stessa redenzione come regalo di Maternità in tale assimilazione, da essere capace di dare a Dio in essa, per essa e attraverso di essa, la possibilità di saturare tutti gli uomini di divinità.
Che avrebbe fatto, pertanto, il corpo della Vergine tra gli uomini, soffrendo le conseguenze del peccato? Del peccato che Cristo aveva redento, per cui, e mediante la stessa redenzione, aveva fatto risorgere un uomo glorioso!
Maria è salita in Cielo in corpo e anima perché è stata creata senza peccato originale e perché la redenzione di Cristo l’ha resa la Donna Nuova, mediante la quale, per l’Incarnazione del Verbo, tutti siamo innalzati verso l’Eternità, così come a causa di Eva tutti siamo stati trascinati al peccato. A causa di Eva si è aperto l’abisso tra Dio e gli uomini; ed è per la nuova Eva, promessa già nel Paradiso terrestre, che a tutti noi, che vogliamo aderire all’Uomo Nuovo e alla Nuova Donna, verranno date ali immense d’aquila per attraversare, dietro di Lei, per il nostro inserimento in Cristo, le frontiere dell’Eternità.
Mistero di profondità segreta è la presentazione della vita di Maria davanti agli uomini! Mistero conosciuto solamente dall’amore, manifestato ai piccoli e vissuto dai semplici sotto la luce, i doni e i frutti dello Spirito Santo, il quale avvolge la Signora sotto la sua protezione, la copre sotto le sue ali, e la fa ardere nel suo fuoco, affinché gli occhi dell’uomo carnale non la profanino, quando tentano di scoprire la sua ricchezza…!
Maria è stata portata all’Eternità in corpo e anima con la rapidità di un fulmine, perché tutta Lei aveva delle grandi ali d’aquila imperiale che la ascendevano costantemente verso le dimore eterne ed infinite del gaudio di Dio.
Penetrata dalla luce dell’Eccelso, io ho contemplato Maria che ascendeva nell’impulso dell’Amore Infinito, nell’abbraccio di quello stesso Amore, nella soavità della sua carezza, nell’impeto del suo tubare, cullata e avvolta dall’occultamento velato del Sancta Sanctorum dell’Infinita Trinità…
Saliva Maria ai Cieli…, saliva…! E quale Assunzione…! Solo l’adorazione, il silenzio, il rispetto e l’amore, sono stati il modo semplice, traboccante e schiacciante, con cui la mia anima, oltrepassata, ha saputo rispondere, nella mia povertà, a quello spettacolo splendente dell’Assunzione ai Cieli di Nostra Signora tutta Bianca dell’Incarnazione.
Madre Trinidad de la Santa Madre Iglesia