Anima consacrata, vivi la tua vocazione
Anima consacrata, predestinata, scelta e vezzeggiata per essere, nel seno della Chiesa, sale di vita, che, in maternità o paternità spirituale, come preconio d’amore, si effonda sulle altre anime...!
Anima consacrata, predestinata, scelta e vezzeggiata per essere, nel seno della Chiesa, sale di vita, che, in maternità o paternità spirituale, come preconio d’amore, si effonda sulle altre anime...!
La Figlia di Sion appare gettata, come Cristo nel Getsemani, ma non perciò fallita o affondata, no! Il Padre la sostiene con la potenza del suo braccio, perché il suo Capo regale è il suo Figlio amatissimo in cui ha posto tutte le sue compiacenze.
Anima amata, munisciti di ali d’aquila, dilata le caverne del tuo cuore, cammina per la via dell’amore, della fede, della speranza, apri i tuoi occhi alla verità, per essere capace di stendere le tue ali e di introdurti nella felicità beata del gaudio di Dio!
Mistero di Natale...! Segreto d’infinita tenerezza...!: Nel silenzio della notte e dell’incomprensione, sotto le note vibranti dello Spirito Santo, e nello strazio della maternità di Maria, in una mangiatoia si disse a noi l’Amore...!! Silenzio, anima cara...! Rispetto e venerazione! Adora…! Con gli Angeli di Dio, rispondi in amore...! Poiché Dio, fatto Bambino, da un momento all’altro proromperà in pianto per la prima volta sulla terra in uno strazio di solitudine e di incomprensione...
Io percepisco il mistero del dire infinito di Dio Padre agli uomini in umile mangiatoia e nella notte sacra di un profondo e segreto silenzio...
«Avvento di Maria...! Madre...! Tu avevi il Verbo della Vita nel tuo seno per Te, perché Tu amassi Lui e perché Egli amasse Te. Tu vivevi felice in quella intimità e in quella comunicazione con il Verbo infinito nel tuo grembo. Ma, partecipando della volontà divina, dimentica di Te, ardevi in ansie terribili che quel Verbo, che era «saltato» dal seno del Padre al tuo seno, «saltasse» dal tuo seno agli uomini per consegnarcelo come Ostia che, offerta da Te al Padre, fosse la nostra salvezza e santificazione.»
Tre tipi di silenzio si percepiscono, in assaporamento sacro di eterno mistero, lì nel profondo dello spirito, nel contatto interiore, sacrosanto e silenziato dell’anima con Dio, e nei tempi di tabernacolo, sprofondata nel mistero del Signore del Sacramento che si occulta, silenziato dietro le notti del mistero, aspettando qualora qualcuno venisse a trovarlo.
Figli, aiutatemi ad aiutare la Chiesa; a scopare la spazzatura che è caduta nel corso dei tempi sullo specchio trasparente e senza macchia, luminosissimo e splendente della Madre Chiesa, sulla quale, dietro la brillantezza della sua luminosità si rispecchia, rivelandosi attraverso il viso di Cristo, il volto di Dio in essa...!
Oggi ti bacio, come sposa innamorata, tremante ed adorante, nel passare dei secoli in tutte quelle particelle che siano cadute al suolo; per dirti, in amori, le tenerezze che dalla mia anima sono sorte, nello scoprire il mistero che ha afflitto il mio spirito in amori, per amarti con questa nuova sfumatura del mio cuore ferito…
Silenzio…! Silenzio...! Silenzio…!, ché la Signora sente che tutta la sua anima si accende soavemente e pacificamente nel calore saporoso, misterioso e infinitamente inalterabile del Bacio divino dell’Immutabilità per essenza in un atto trinitario... E quasi senza percepirlo…, senza rendersene conto…, senza notare nulla…, la Signora si trova, in un batter d’occhi dilettevole…, soave e silenzioso…, davanti a quel Dio che Lei aveva contemplato e posseduto durante tutta la sua vita; ma adesso, realizzato il grado di divinizzazione determinato dallo stesso Dio, è carpita e introdotta nella camera nuziale, per avere nella Patria quello che aveva nell’esilio, ma in possesso pieno, gaudioso e assoluto di Eternità.